La sicurezza non è un gioco

Si intitola così il convegno tenutosi a rotonda in Basilicata, “La Sicurezza non è un gioco”, un evento a cui hanno partecipato molte persone, ma soprattutto lavoratori che erano state oggetto di un infortunio, e li si sono rimessi in gioco, facendo appunto il “sitting volley”, con gioa nella rinascita di se stessi.

Ad aprire i lavori il sindaco di Rotonda, Rocco Bruno e la persona che con me  ha fortemente voluto questo convegno, Giannatonio Di Sanzio, presidente asd rotonda volley, il dott. Angelo Romaniello,responsabile ispettoratonazionale del lavoro, la dottoressa Filomena Zaccagnico, responsabile processo reinserimento sociale e lavorativo.

La problematica degli incidenti sul lavoro

L’ ingegner Romaniello ha  dato a tutti noi una lezione di vissuto attraverso la sua esperienza sul campo, asserendo che il problema che gli infortuni sul lavoro non calano, è costituito proprio dal fatto che la sarebbe necessario apportare delle modifiche alla norma, e la formazione è scarsa! Il suo intervento tecnico, ha espresso in pochi, ma significativi passaggi tutto l’aspetto della norma, a tutti i presenti, anche se non erano del settore.

La dottoressa Zaccagnino, ha portato con se la sua esperienza, ma con tanta emozione , nel descrivere le vite dei lavoratori che purtroppo si ritrovano da un momento all’altro a non essere più gli stessi.

Un momento del convegno “La sicurezza non è un gioco”

Esperienze e vite straordinarie

Durante “La sicurezza non è un gioco”, la dottoressa mi ha regalato un libro , che è stato presentato al lingotto di torino, si chiama” VITE STRAORDINARIE”, perche queste persone non sono famose come Alex Zanardi, o Bebe Vio, eppure  risorgono dalle loro ceneri. Come Giuseppe Del Mare che è intervenuto per raccontare a tutti noi, che mentre lavorava, è stato folgorato, e coosi la mattina quando ha salutato sua moglie e la sua bambina , aveva due gambe, e la sera ne aveva solo una, purtroppo.

Il valore della vita

Ha dovuto combattere con tutta la sua forza, ma ora è in nazionale per le Paralimpiadi del 2020. Ora lui si occupa di sicurezza sui luoghi di lavoro e dice: forse potrò essere di essempio per qualcuno, che forse guardando me, metterà in atto buone pratiche per salvaguardare la sua vita.

Aveva negli occhi una luce, un emozione nella sua voce, ci ha emozionati tutti.. anche io non riuscivo più a parlare! Si vite straordinarie, piochè rinascere, avere coraggio, andare avanti e ricominciare da zero è un atto davvero fuori dal comune! Ricordo un film, si chiama il “ Il colore Viola” di Steven Spielberg, tratto dal Romanzo di Alice Walker,ed un passaggio in cui la protagonista mentre va via dal suo aguzzino, alza la mano e dice: “Sarò anche brutta..sarò anche povera…. Ma sono viva!” Questa frase mi è rimasta incisa dentro, si perché quando si è vivi, tutto è possibile.

Un messaggio di speranza

Sul sito SuperAbile, potrete scaricare il libro di “Vite Straordinarie”, che consiglio di leggere, perché la positività di cui è pregno vi avvolgerà di un energia pura e forte. Ogni giorno bisogna alzarsi con un sorriso, sempre pensando però che non bisogna fare attenzione, perché siamo costantemente esposti a diversi rischi, durante tutta la nostra vita. Ma di vita ce ne è una sola, siamo sicuri di volerla danneggiare? Vi pare che quando avete qualcosa di prezioso, la curiamo, non vogliamo che si rovini, e cosa c’è di più prezioso al mondo della nostra vita! Io credo nulla, non portiamo nulla con noi, se non i rimpianti. Quindi amatevi, come nessuno può fare, amatevi perché se voi siete felici, anche chi è intorno a voi lo sarà!

In realtà pensando, non è stato un convegno, alla fine  tutta quella emozione ci ha travolti, abbiamo applaudito persone come Paolo, che ha perso l’intera gamba, perché schiacciato da un muletto. Non stavamo vedendo le loro protesi, non stavamo osservando ciò che non c’era ma ciò che c’era. Un’esperienza per cui devo ringraziare, perché le emozioni vestono la mia vita e queste di sicuro sono cucite addosso a me! Grazie a tutti voi.

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