Fase 2: le linee guida di sicurezza per attività economiche dal 18 maggio

La data di riapertura totale post-lockdown

A partire da lunedì 18 maggio 2020 la fase 2 dell’emergenza Coronavirus entra nel vivo. Il nuovo decreto-legge del 16 maggio 2020, n. 33 ha sancito infatti la riapertura quasi completa di attività economiche, negozi, ristoranti, attività ricettive, ma anche piscine, palestre, musei.

Riaprono anche gli uffici pubblici.

Le singole Regioni potranno comunque adottare proprie linee guida e prendere provvedimenti più restrittivi per i territori di competenza.

Approvazione delle Linee Guida Nazionali

Dal 18 maggio le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi.

Il 15 maggio la Conferenza delle regioni e delle province autonome ha approvato le linee guida con le misure di sicurezza da adottare per le diverse attività economiche che riaprono da lunedì 18 maggio:

  • ristorazione,
  • balneazione,
  • strutture ricettive,
  • servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti,
  • commercio al dettaglio,
  • commercio su aree pubbliche come mercati, fiere e mercatini,
  • uffici aperti al pubblico,
  • piscine,
  • palestre,
  • manutenzione del verde, musei, archivi e biblioteche

Le indicazioni delle linee guida nazionali si pongono in continuità con le indicazioni presenti nel protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020.

Nella settimana precedente invece l’Inail e L’ISS avevano pubblicato le indicazioni Inail per il decisore politico e osservazioni sulle misure adottabili nell’ambito della ristorazione, della balneazione e dei servizi alla persona. Le indicazioni Coronavirus Inail-ISS non sono complete e sono infatti state usate per redigere le Linee Guida approvate dalla Conferenza Stato-Regioni.


SCARICA LE LINEE GUIDA CORONAVIRUS Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive approvate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome


Linee Guida Coronavirus: i punti salienti validi per tutti

In linea di massima, i punti salienti delle Linee Guida Coronavirus da rispettare nella Fase 2 di riapertura totale che parte da lunedì 18 maggio sono:

  • lavorare su prenotazione/programmazione e tenere un registro delle presenze per 14 giorni
  • misurare la temperatura corporea e vietare l’ingresso a chi risulta avere una febbre maggiore di 37,5 C°
  • lavare frequentemente le mani e favorire il lavaggio delle mani da parte dei clienti con l’obbligo di mettere a disposizione apposite soluzioni idro/-alcoliche nei punti fisici salienti del locale
  • rispettare e far rispettare la distanza di sicurezza di 1 metro e organizzare gli spazi di conseguenza, indicando percorsi e informando la clientela
  • l’uso della mascherina è obbligatorio se la distanza di sicurezza non può essere rispettata
  • favorire l’uso di oggetti monouso
  • igienizzare le superfici frequentemente (prima e dopo ogni utilizzo) e garantire igienizzazione quotidiana dei locali
  • favorire il ricambio d’aria frequente e fare attenzione ai filtri d’aerazione

Nello specifico, ecco le linee guida Coronavirus per ogni attività economica per cui sono state approvate finora.

Teniamo comunque presente che ogni Regione può stilarne di proprie.

Linee Guida Coronavirus riapertura ristorazione

Ecco le linee guida per la riapertura post-lockdown delle attività di ristoranti, bar e affini in Italia a partire da lunedì 18 maggio 2020.

Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la
somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).

Ristoranti e bar dovranno predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, che sia comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.

Dovranno rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.

Bisogna inoltre favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

Uso della mascherina

Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).

I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.

Si alla misurazione della febbre

All’ingresso potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

Disposizione dei posti a sedere e prenotazioni

Negli esercizi che dispongono di posti a sedere bisogna privilegiare l’accesso tramite prenotazione e non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.

I ristoranti devono inoltre mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni.

I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di distanza tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

La distanza di un metro può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.

Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra i clienti.

Menù? Digitale

Per i menù ristoranti e bar devono favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.

Uso degli spazi esterni

Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.

Consumazione al banco

La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

No ai buffet

La consumazione a buffet non è consentita.

Cassa, pagamento e fine servizio ai tempi del Coronavirus

La postazione dedicata alla cassa in bar e ristoranti può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.

Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc).

Linee Guida riapertura attività turistiche

Queste le linee guida per la riapertura post-lockdown delle attività turistiche come lidi e spiagge in Italia a partire da lunedì 18 maggio 2020.

Le presenti indicazioni si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere.

  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.
  • È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto
  • Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
  • Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
  • Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
  • Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.
  • Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.
  • Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.
  • Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche i posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.
  • È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.
  • Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale.
  • Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

Linee Guida Coronavirus riapertura per le strutture ricettive

Queste le linee guida per la riapertura post-lockdown delle attività turistiche come hotel e agriturismi.

Hotel, agriturismi e simili devono predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.

Anche qui potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.

Devono quindi garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale dipendente.

Organizzazione degli spazi comuni

Hotel, agriturismi e simili devono garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita.

Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.).

La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile.

Uso della mascherina

Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.

L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di viaggiatori.

Misure di igiene

L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.

Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo.

Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).

Attenzione all’aerazione dei locali

Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:

  • garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
  • aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
  • in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
  • attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
  • nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
  • per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
  • negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;

Pulizia dei filtri e degli impianti di riscaldamento/raffrescamento

Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile hotel, agriturismi e simili devono garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.

Le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;

Attenzione: è bene comunque evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.

Linee Guida Coronavirus riaperutura per parrucchieri e centri estetici

Queste le linee guida per la riapertura post-lockdown delle attività di servizio alla persona come parrucchieri, estetiste e barbieri.

Le presenti indicazioni si applicano al settore della cura della persona: servizi degli acconciatori, barbieri ed estetisti che devono innanzitutto predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.

Innanzitutto potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.

Parrucchieri ed centri estetici devono riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.

Nelle aree del locale, devono essere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani.

Registro prenotazioni e contemporaneità dei clienti

Parrucchieri ed estetisti possono consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, e devono mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

Ovviamente la permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento ed è consentita la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).

Uso di barriere

L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.

Niente più riviste dal parrucchiere

Le linee guida nazionali prevedono la necessità di eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo.

Niente più riviste per ammazzare i tempi dell’attesa che effettivamente non dovrebbe più avvenire dal momento che tutto funziona su prenotazione.

Mascherine si, ma FFP2

Per parrucchieri e soprattutto barbieri e centri estetici l’uso della mascherina è di fondamentale importanza e dato il rischio elevato è più stringente che per altre attività.

L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a
protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propri della mansione).

In particolare per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.

Camici e guanti

Parrucchieri e soprattutto estetiste devono utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso.

I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale.

Igiene personale e degli ambienti

L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).

Bisogna assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori e igienizzare delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente.

Bisogna inoltre assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici, favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

No a saune, bagno turco e idromassaggio

Sono inibiti, dove presenti, l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio.

La cassa e il pagamento

La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di
pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

Linee Guida Coronavirus riapertura per i negozi

Queste le linee guida di sicurezza per la riapertura post-lockdown di negozi e i centri commerciali ed in genere per le attività di commercio al dettaglio.

Anche i negozianti dovranno predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione con appositi cartelli da affiggere all’ingresso.

In particolar modo per supermercati e nei centri commerciali, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore 37,5 °C.

Negozi, centri commerciali e supermercati devono prevedere regole di accesso in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra i clienti, tenendo conto delle caratteristiche dei singoli esercizi.

Devono garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e degli operatori.

I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti.

L’addetto alla vendita deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).

Bisogna inoltre:

  • assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni
  • favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

Guanti e negozi di abbigliamento

Nei negozi di abbigliamento dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.

Cassa e pagamento

La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di
pagamento elettroniche.

Linee Guida Coronavirus riapertura per mercati e fiere (commercio su aree pubbliche)

Mercati: misure generali

▪ Anche attraverso misure che garantiscano il contingentamento degli ingressi e la vigilanza degli accessi, dovrà
essere assicurato il rispetto dei punti 1, 4, 5, 6, 7 lett. c) e 8 dell’allegato 5 del DPCM 26 aprile 2020:
▪ Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale;
▪ Accessi regolamentati e scaglionati in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di
entrata e di uscita.
▪ Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono
essere disponibili accanto ai sistemi di pagamento.
▪ Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.
▪ Utilizzo di mascherine sia da parte degli operatori che da parte dei clienti, ove non sia possibile assicurata il
distanziamento interpersonale di almeno un metro.
▪ Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata: posizionamento all’accesso dei
mercati di cartelli almeno in lingua italiana e inglese per informare la clientela sui corretti comportamenti.

Mercati: competenze dei Comuni

▪ I Comuni, a cui fanno riferimento le funzioni di istituzione, regolazione e gestione dei mercati, delle fiere e dei
mercatini degli hobbisti dovranno regolamentare la gestione degli stessi, anche previo apposito accordo con i
titolari dei posteggi, individuando le misure più idonee ed efficaci per mitigare il rischio di diffusione dell’epidemia
di Covid-19, assicurando il rispetto dei punti 1, 4, 5, 6, 7 lett. c) e 8 dell’allegato 5 del DPCM 26 aprile 2020, sopra
elencati nelle misure generali, tenendo in considerazione la loro localizzazione, le caratteristiche degli specifici
contesti urbani, logistici e ambientali, la maggiore o minore frequentazione, al fine di evitare assembramenti ed
assicurare il distanziamento interpersonale di almeno un metro nell’area mercatale.
▪ In particolare i Comuni nella propria regolamentazione dovranno prevedere idonee misure logistiche,
organizzative e di presidio per garantire accessi scaglionati in relazione agli spazi disponibili per evitare il
sovraffollamento dell’area mercatale ed assicurare il distanziamento sociale.
▪ Al fine di assicurare il distanziamento interpersonale potranno altresì essere valutate ulteriori misure quali:
▪ Corsie mercatali a senso unico;
▪ Posizionamento di segnaletica (orizzontale e/o verticale) nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di
vendita per favorire il rispetto del distanziamento;
▪ Maggiore distanziamento dei posteggi ed a tal fine, ove necessario e possibile, ampliamento dell’area mercatale;
▪ Individuazione di un’area di rispetto per ogni posteggio in cui limitare la concentrazione massima di clienti
compresenti, nel rispetto della distanza interpersonale di un metro.
▪ Ove ne ricorra l’opportunità i Comuni potranno altresì valutare di sospendere la vendita di beni usati.

Misure a carico del titolare di posteggio

▪ pulizia e igienizzazione quotidiana delle attrezzature prima dell’avvio delle operazioni di mercato di vendita;
▪ è obbligatorio l’uso delle mascherine, mentre l’uso dei guanti può essere sostituito da una igienizzazione
frequente delle mani
▪ messa a disposizione della clientela di prodotti igienizzanti per le mani in ogni banco;
▪ rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro.
▪ Rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro dagli altri operatori anche nelle operazioni di
carico e scarico;
▪ In caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da
utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce;
▪ in caso di vendita di beni usati: igienizzazione dei capi di abbigliamento e delle calzature prima che siano poste in
vendita.

Linee Guida Coronavirus riapertura uffici pubblici

Le presenti indicazioni si applicano al settore degli uffici, pubblici e privati, degli studi professionali e dei servizi amministrativi che prevedono accesso del pubblico.

▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Promuovere il contatto con i clienti, laddove possibile, tramite modalità di collegamento a distanza e soluzioni
innovative tecnologiche.
▪ Favorire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, consentendo la presenza contemporanea di un numero
limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).
▪ Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il
mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti (ed
eventuali accompagnatori) in attesa. Dove questo non può essere garantito dovrà essere utilizzata la mascherina
a protezione delle vie aeree.
▪ L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio
tramite droplet.
▪ Nelle aree di attesa, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti, con la
raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani soprattutto dopo il contatto con riviste e
materiale informativo.
▪ L’attività di front office per gli uffici ad alto afflusso di clienti esterni può essere svolta esclusivamente nelle
postazioni dedicate e dotate di vetri o pareti di protezione.
▪ L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni
servizio reso al cliente).
▪ Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza; in
alternativa, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro
e, in caso sia prevista una durata prolungata, anche l’uso della mascherina.
▪ Assicurare una adeguata pulizia delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata
disinfezione delle attrezzature.
▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la
funzione di ricircolo dell’aria.

Linee Guida Coronavirus riapertura piscine

Le indicazioni delle Linee Guida Nazionali Coronavirus si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive come pubblici esercizi, agrituristiche, camping,
etc.

Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.

Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitor e/o maxi-schermi, per
facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.

Bisogna predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.

I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.

L’impianto/struttura deve essere dotato di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata.

Altresì bisogna prevedere la presenza di dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l’igiene delle mani

Divieti

Vige comunque:

  • il divieto di accesso del pubblico alle tribune
  • il divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.

Programmazione delle attività e registro prenotazioni

In piscina bisogna redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

Anche in piscina bisogna privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

Se possibile bisogna prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.

Uso degli armadietti e spogliatoi

Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).

Gestione degli ingressi e calcolo delle superfici

Il gestore della piscina è tenuto a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto. La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona.

Layout degli spazi

Il gestore della piscina deve regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.

Parametri dell’acqua delle piscine

Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione bisogna assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e i parametri da rispettare sono:

  • limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l;
  • cloro combinato minore o uguale di 0,40 mg/l;
  • pH 6.5 – 7.5.

Questi limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti.

Il controllo dei parametri dell’acqua delle piscine deve essere controllata ogni due ore.

Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.

Obbligo e cadenza delle analisi delle acque delle piscine

Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1
all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio.

Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.

Norme di sicurezza e igiene delle piscine

Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina:

  • prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo;
  • è obbligatorio l’uso della cuffia;
  • è vietato sputare,
    soffiarsi il naso, urinare in acqua;
  • ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.

Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).

Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.

Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione.

Sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi solo qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua.

Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni su esposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all’uso.

Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi.

Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.

Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.

Manutenzione del verde

La consegna a domicilio del cliente di piante e fiori per piantumazioni deve avvenire nel rispetto delle indicazioni fornite in relazione al trasporto dei prodotti. Se il personale effettua la consegna del prodotto, vige l’obbligo di mascherina (se non è possibile rispettare la distanza di almeno 1 mero) e di guanti.

Tutte le operazioni di pulizia devono essere effettuate indossando dispositivi di protezione (mascherina, guanti, occhiali) e aerando i locali chiusi, individuando il personale dedicato (lavoratori della stessa azienda o personale esterno).

Le operazioni di pulizia di tutte le superfici (in particolare all’interno dei locali spogliatoi, dei servizi igienici e negli altri luoghi o spazi comuni) dovranno avere cadenza giornaliera utilizzando comuni detergenti; mezzi di trasporto, macchine (trattori con uomo a bordo o senza uomo a bordo, PLE) e attrezzature dovranno avere cadenza giornaliera utilizzando comuni detergenti.

Le operazioni di disinfezione periodica devono interessare spogliatoi, servizi igienici e spazi comuni, comprese le macchine e le attrezzature (PLE, motoseghe, decespugliatori, rasaerba, scale, forbici) con particolare attenzione se a noleggio.

L’azienda dovrà mettere a disposizione idonei mezzi detergenti, dovrà inoltre rendere disponibile all’interno dei locali e degli automezzi utilizzati per raggiungere i cantieri i dispenser di gel idroalcolici per le mani.

Deve essere regolamentato l’accesso agli spazi comuni (quali, ad esempio, spogliatoi, zona pausa caffè) limitando il numero delle presenze contemporanee ed il tempo di permanenza, con il rispetto in ogni caso del criterio della distanza di almeno 1 metro fra le persone.

Relativamente alla protezione delle mani, in considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un errato impiego di tali dispositivi, si ritiene più protettivo consentire di lavorare senza guanti monouso e disporre il lavaggio frequente delle mani con soluzioni idroalcoliche secondo opportune procedure aziendali (fatti salvi i casi di rischio specifico associati alla mansione specifica o di probabile contaminazione delle superfici).

Allestimento del cantiere: i lavoratori in tutte le fasi di delimitazione del cantiere, apposizione segnaletica, scarico materiali e attrezzature devono mantenere le distanze di sicurezza. Il distanziamento attraverso l’apposizione di idonea segnaletica e/o recinzione di cantiere deve essere garantito anche nei confronti di committenti e/o cittadini.

Operazioni di potatura o abbattimento alberi: l’operatore alla guida del trattore o macchine semoventi cabinate deve trovarsi da solo, sia durante le fasi di spostamento sia durante le fasi di lavorazione. Evitare se possibile l’uso promiscuo di macchine semoventi cabinate o, preliminarmente, effettuare la pulizia e disinfezione della cabina e delle superfici della macchina. Anche nel caso di uso promiscuo delle attrezzature, ad esempio motoseghe, si consiglia, preliminarmente, la disinfezione delle parti che possono veicolare il contagio.

Attività di sfalcio, piantumazione, creazione e cura di aree verdi: evitare se possibile l’uso promiscuo di trattorini o macchine semoventi quali escavatori, preliminarmente effettuare la pulizia e la disinfezione delle superfici delle attrezzature.

Linee Guida Coronavirus riapertura palestre

Le presenti linee guida sulle misure di sicurezza da adottare per il contenimento del contagio Coronavirus si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).

In tutte le palestre va predisposta una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.

L’impianto/struttura deve essere dotato di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.

Programma delle attività e registro delle presenze

Bisogna redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

Distanze da 1 metro a 2 metri

Vanno regolamentati i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:

  • almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,
  • almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).

Organizzazione di spogliatoi e docce

Negli spogliatoi e nelle docce bisogna organizzare gli spazi in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.

Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

Obblighi di pulizia di ambienti e attrezzi

Le palestre devono garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio tra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.

Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.

Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.

Misure di sicurezza personali in palestra

  • Non bisogna condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
  • In palestra andranno usate apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.

Clima, ventilazione e aerazione degli ambienti: le misure da adottare

Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:

  • garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule
    di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
  • aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
  • in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i
    punti di aspirazione;
  • attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
  • nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
  • per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta
    particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
  • negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
  • Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi
    gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
  • le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
  • evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.

Linee Guida Coronavirus riapertura musei

Le presenti indicazioni si applicano per enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di musei, archivi e biblioteche.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
▪ Definire uno specifico piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori,
sistema di prenotazione, etc.) che dovrà essere esposto e comunque comunicato ampiamente (es. canali sociali,
sito web, comunicati stampa).
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ I visitatori devono sempre indossare la mascherina.
▪ Il personale lavoratore deve indossare la mascherina a protezione delle vie aeree sempre quando in presenza di
visitatori e comunque quando non è possibile garantire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.
▪ L’area di contatto tra personale e utenza all’ingresso, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche
adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ In tutti i locali mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani.
▪ Redigere un programma degli accessi pianificato (es. con prenotazione online o telefonica) che preveda il
numero massimo di visitatori presenti e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di
assembramento e aggregazione.
▪ Quando opportuno, predisporre percorsi ed evidenziare le aree, anche con segnaletica sul pavimento, per
favorire il distanziamento interpersonale e che prevedano una separazione tra ingresso e uscito.
▪ Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti, con particolare attenzione a quelle
toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.). Assicurare regolare pulizia e
disinfezione dei servizi igienici. La pulizia di ambienti ove siano esposti, conservati o stoccati beni culturali, devono
essere garantiti con idonee procedure e prodotti
▪ Favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di
condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
▪ L’utilizzo di ascensori, dove possibile, va limitato e riservato a persone con disabilità motoria.
▪ Regolamentare l’utilizzo di eventuali depositi e guardaroba.
▪ Eventuali audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se adeguatamente disinfettati al
termine di ogni utilizzo. Favorire l’utilizzo di dispositivi personali per la fruizione delle informazioni.
▪ Eventuali attività divulgative dovranno tenere conto delle regole di distanziamento sociale e si suggerisce di
organizzare le stesse attraverso turni, preventivamente programmati e privilegiando gli spazi aperti.
▪ Per quanto concerne il trattamento di fondi documentari e collezioni librarie, non potendo essere sottoposti a
procedure di disinfezione poiché dannosi per gli stessi, si rimanda alle procedure di stoccaggio in isolamento degli
stessi dopo il loro utilizzo.

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