Come usare i trabattelli in sicurezza

La guida Inail illustra come massimizzare la sicurezza sul lavoro attraverso ispezioni, manutenzioni e riparazioni dei trabattelli, riducendo i rischi e promuovendo un ambiente lavorativo protetto e conforme alle normative di sicurezza.

La Guida tecnica ricorda che i trabattelli sono opere provvisionali (“il termine trabattello discende dal linguaggio utilizzato da alcuni fabbricanti lombardi negli anni ‘60”) che possono essere identificate, nei documenti di riferimento normativi o legislativi, con termini diversi: ‘Ponti su ruote a torre’, ‘Trabattelli’, ‘Piccoli trabattelli’. E nel passato “sono stati utilizzati anche i termini ‘Ponteggio su ruote’ (prima versione del d.lgs. 81/08) e ‘ Torri mobili di accesso e di lavoro’ (UNI EN 1004:2005, ritirata nel 2021)”.

In questo articolo ci soffermiamo sull’ispezione e sulla manutenzione che hanno la finalità di mantenere nel tempo le prestazioni del trabattello garantite dal fabbricante.

Infatti i trabattelli “devono essere regolarmente ispezionati e manutenuti secondo quanto prescritto dal fabbricante nel manuale di istruzioni. Nel manuale devono essere indicati i criteri per eseguire l’ispezione, per la valutazione del danno e le procedure da seguire per gli elementi danneggiati, sostituzione, riparazione o distruzione”.

E il trabattello “che non è stato ispezionato e mantenuto, come da indicazioni del fabbricante, deve essere posto fuori servizio”.

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Trabattelli in sicurezza: le varie tipologie di ispezione

Il documento si sofferma su varie tipologie di ispezione.

Riprendiamo alcune indicazioni, rimandando alla lettura integrale del documento che riporta informazioni anche sulle modalità di ispezione:

  • Ispezione prima del montaggio o dopo lo smontaggio: “l’ispezione prima del montaggio o dopo lo smontaggio deve essere effettuata dal lavoratore”;
  • Ispezione d’uso: “prima di ogni attività, il lavoratore deve ispezionare il trabattello, mediante controllo visivo prima e dopo l’uso includendo ogni suo componente”. Si indica che deve essere “immediatamente segnalato al datore di lavoro qualsiasi difetto o inconveniente rilevato”, nel qual caso si deve effettuare un’ispezione straordinaria;
  • Ispezione periodica: “il trabattello deve essere ispezionato ad intervalli raccomandati dal fabbricante ed al massimo ogni anno. L’ispezione periodica deve essere effettuata dal lavoratore”. Il controllo “deve essere di tipo visivo e/o strumentale. Nel caso siano rilevati difetti o inconvenienti, deve essere effettuata l’ispezione straordinaria”;
  • Ispezione straordinaria: “ogni trabattello che ha subito un danno e/o presenta un difetto deve essere immediatamente ritirato dal servizio e riposto in un luogo idoneo; sullo stesso deve essere apposta una indicazione che ne attesti la condizione di fuori servizio. Il trabattello deve essere controllato dal fabbricante o da un soggetto autorizzato dallo stesso che deve decidere se rimetterlo in servizio, sostituirlo, distruggerlo o ripararlo, in accordo con le istruzioni del fabbricante”.

Trabattelli: le riparazioni, la scheda dei controlli e la manutenzione

La Guida si sofferma anche sulle riparazioni, sulla scheda dei controlli e sulla manutenzione.

Riguardo alle riparazioni si indica che i trabattelli “devono essere riparati dal fabbricante o da un soggetto autorizzato dallo stesso; essi hanno le competenze per garantire l’utilizzo sicuro di un trabattello riparato. È necessario quindi effettuare la riparazione fuori dal luogo di lavoro per assicurare la qualità della stessa. Qualsiasi riparazione effettuata non dove pregiudicare le caratteristiche del trabattello”.

Inoltre dopo ogni riparazione è necessario riportare sulla scheda di registrazione “gli identificativi relativi a chi ha eseguito la riparazione e la data di effettuazione”.

Si fa poi riferimento alla scheda dei controlli e una tabella, che riprendiamo dal documento, illustra “i controlli che devono essere effettuati durante l’ispezione prima del montaggio e dopo lo smontaggio, d’uso e periodica”.

In generale – continua il documento – “il trabattello:

  • deve essere integro;
  • non deve presentare rotture, deformazioni o ammaccature;
  • deve avere unioni (saldature, rivettature, bullonature e cianfrinature) efficaci;
  • deve essere stato regolarmente ispezionato”.

Riguardo poi alla manutenzione si indica che “deve essere effettuata secondo le modalità e la periodicità definite dal fabbricante nel manuale di istruzioni. Se, durante la manutenzione, sono rilevati difetti o inconvenienti, deve essere effettuata l’ispezione straordinaria”.

Trabattelli: registrare le ispezioni, le manutenzioni e le riparazioni

Infine un paragrafo della Guida Inail è riservato anche alle registrazioni.

Riguardo alle registrazioni delle ispezioni, delle manutenzioni e delle riparazioni si segnala che le ispezioni periodiche, le ispezioni straordinarie e gli interventi di manutenzione “devono essere registrati su un registro di controllo i cui contenuti minimi sono i seguenti:

  • identificazione del trabattello;
  • riferimenti del fabbricante o del fornitore;
  • luogo e data dell’ispezione o della manutenzione”;
  • identificazione del soggetto che esegue l’ispezione;
  • identificazione del soggetto che esegue la manutenzione;
  • “per ciascuna delle ispezioni periodiche: controlli effettuati e risultati dei controlli;
  • per ciascuna delle ispezioni straordinarie: controlli effettuati e risultati dei controlli;
  • per ciascuna manutenzione: descrizione degli interventi effettuati;
  • per ciascuna riparazione: descrizione degli interventi effettuati”.

E il registro di controllo “deve essere conservato dal datore di lavoro o da un soggetto autorizzato dallo stesso”.

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