Arriva la bella stagione: alberghi e bar si popolano. Ecco i rischi per i lavoratori del settore

Secondo i dati dell’Inail, i cuochi rientrano tra le categorie di lavoratori più colpiti da incidenti, con circa 33.500 denunce di infortuni ogni anno.

Molto spesso, però, cuochi, maître, camerieri, addetti ai servizi mensa, commis di cucina e di sala contraggono malattie legate all’attività lavorativa svolta.

Alto il rischio di stress dovuto a diversi fattori scatenanti, come le strette tempistiche di preparazione di un piatto o le precise richieste dei vari clienti, a seconda delle esigenze, o ancora le molte ore trascorse in piedi con posture non adeguate.

La cucina, poi, è un ambiente umido, dove si trascorre molto tempo, alternando temperature elevate a temperature molto basse. I lavoratori del comparto, quindi, sono continuamente esposti ad agenti biologici, a variazioni climatiche, a vibrazioni, a calore e a rumore.

Una visita ortopedica, una visita dermatologica e ancora di più esami audiometrici, ematochimici, elettromiografie, radiografia al torace e spirometrie potrebbero far emergere patologie che riguardano l’apparato muscolo-tendineo-scheletrico, respiratorio, digerente, uditivo, cutaneo o il sistema nervoso periferico e vascolare. Nello specifico, il rischio è di contrarre osteoartro – tendinopatie, nevralgie, broncopneumatie, dermatiti, ipoacusia e malattie infettive.

  

 

Rischi addetto sala

La scheda dal titolo “ Rischi addetto sala” indica che l’attività di addetto alla sala consiste generalmente “nel ‘servizio di somministrazione’ delle pietanze preparate in cucina, la ricezione dei clienti, la raccolta delle ordinazioni ed il servizio delle stesse presso i tavoli. L’addetto si occupa inoltre di apparecchiare e sparecchiare i tavoli e, a fine servizio, della loro pulizia”.

  • I rischi di questo operatore sono molteplici. La scheda presenta un elenco dei principali: scivolamento e cadute a livello,
  • ferite da taglio alle mani, ustioni (per contatto con superfici calde, liquidi bollenti, vapori caldi),
  • elettrocuzione (contatti accidentali con parti in tensione o con macchinari non correttamente isolati),
  • ergonomia (lavoro prolungato in piedi),
  • affaticamento visivo e movimentazione manuale dei carichi (pietanze, cassette di bevande, ecc.).

Vengono proposti interventi, disposizioni e procedure per la riduzione dei rischi:

– “mantenere il pavimento della sala e degli altri spazi comuni asciutto e pulito, al fine di contenere gli episodi di scivolamento;

 

– controllare e verificare che i percorsi lavorativi siano integri ed agibili (pavimenti non ingombri, segnalazioni di eventuali punti pericolosi, ecc.);

– utilizzare scarpe antiscivolo per diminuire il rischio di caduta;

– prevedere personale di riserva per coprire ferie, malattie, periodi di punta, ecc.;

– assicurare che il lavoro non venga svolto costantemente in condizioni di stress (tempi ridotti a causa di personale insufficiente);

– verificare che gli organi lavoratori delle attrezzature risultino opportunamente segregati e protetti contro il riavviamento involontario;

 AFFETTATRICE IN MOVIMENTO-RISCHI: TAGLI GRAVI

 

– limitare l’uso delle prolunghe elettriche, di riduttori, spine o prese multiple;

– non usare una presa dove già é collegato altro utilizzatore;

– in caso di sostituzione di pezzi, richiedere i ricambi originali;

– togliere l’alimentazione elettrica della macchina per ogni intervento di manutenzione;

– evitare di maneggiare con le mani umide macchine ad alimentazione elettrica;

– non pulire attrezzature spruzzando o sciacquando con acqua a meno che non sia indicato nelle istruzioni d’uso;

– usare maniglie e prese per isolare il calore quando si prelevano corpi bollenti;

– per prevenire fuoriuscite di liquido caldo e quindi ustioni da liquidi bollenti, usare contenitori; sufficientemente grandi per l’operazione da seguire;

– utilizzare guanti e prese da forno per spostare contenitori caldi;

– non svuotare i posacenere in contenitori infiammabili o contenenti carta;

– accertarsi che esistano idonei sistemi antincendio e che la loro manutenzione sia regolare;

– predisporre un idoneo Piano di gestione dell’emergenza, che possa garantire all’operatore di contribuire a coordinare o guidare la clientela presente in modo tale da ridurre le situazioni di confusione e panico”.

Rischi dei baristi

Rischi: il barista” indica che l’attività di barista consiste generalmente sia nella preparazione e servizio di bevande, panini e prodotti di pasticceria al banco del bar, sia nella ricezione dei clienti, nella raccolta delle ordinazioni ed nel servizio delle stesse presso i tavoli. Ricordando che l’addetto al banco può utilizzare anche la cucina per la preparazione di panini e tartine da servire ai clienti, i principali fattori di rischio sono analoghi a quelli indicati nella scheda dell’addetto sala.

LIQUIDI BOLLENTI.RISCHI: USTIONI GRAVI

Questi gli interventi/disposizioni/procedure proposti per ridurre i rischi:

– “mantenere il pavimento della sala e degli altri spazi comuni asciutto e pulito, al fine di contenere gli episodi di scivolamento;

– controllare e verificare che i percorsi lavorativi siano integri ed agibili (pavimenti non ingombri, segnalazioni di eventuali punti pericolosi, ecc.);

– utilizzare scarpe antiscivolo per diminuire il rischio di caduta;

– prevedere personale di riserva per coprire ferie, malattie, periodi di punta, ecc.;

– assicurare che il lavoro non venga svolto costantemente in condizioni di stress (tempi ridotti a causa di personale insufficiente);

– utilizzare contenitori idonei per la conservazione di alimenti nel frigorifero;

– verificare che gli organi lavoratori delle attrezzature risultino opportunamente segregati e protetti contro il riavviamento involontario;

– insegnare ai lavoratori il corretto comportamento nell’uso di superfici pericolose (lame e coltelli);

– verificare che l’impianto elettrico sia a norma e che siano stati eseguiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;

– verificare che l’impianto di terra sia stato sottoposto alle verifiche periodiche;

– eseguire un controllo periodico delle macchine ad alimentazione elettrica da parte di personale qualificato;

– limitare l’uso delle prolunghe elettriche, di riduttori, spine o prese multiple;

– non usare una presa dove già é collegato altro utilizzatore;

– in caso di sostituzione di pezzi, richiedere i ricambi originali;

– togliere l’alimentazione elettrica della macchina per ogni intervento di manutenzione;

– evitare di maneggiare con le mani umide macchine ad alimentazione elettrica;

– non pulire attrezzature spruzzando o sciacquando con acqua a meno che non sia indicato nelle istruzioni d’uso;

– usare maniglie e prese per isolare il calore quando si prelevano corpi bollenti;

– utilizzare guanti e prese da forno per spostare contenitori caldi;

– prevedere la coibentazione delle parti calde di tubazioni e di attrezzature con cui i lavoratori possono venire a contatto, in caso di impossibilità usare adeguate segnaletiche di avvertimento;

– non svuotare i posacenere in contenitori infiammabili o contenenti carta (Allegato IV punto 4 del D.lgs. n. 81/08);

– usare raccoglitori per rifiuti resistenti al fuoco e dotati di coperchi opportuni (Allegato IV punto 4 del D.lgs. n.81/08);

– accertarsi che esistano idonei sistemi antincendio e che la loro manutenzione sia regolare;

– redigere un piano di emergenza che contempli anche l’esistenza di lavoratori istruiti al caso di incendio;

– acquistare confezioni di peso o pezzature limitate, evitando pesi superiori a 20-25 kg”.

Uno schema per programmare le visite mediche

Ci si sofferma soprattutto su porre attenzione sulla  lettura diretta delle schede dei DPI, ricche di informazioni  sui dispositivi di protezione individuali (per i baristi: scarpe antiscivolamento, guanti anticalore e guanti antitaglio), sulla formazione dei lavoratori e sull’eventuale necessità di sorveglianza sanitaria, fattori fondamentali per prevenire gli infortuni in questo specifico settore.

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