Rischio da caduta: valutazione dei rischi, dispositivi di sicurezza e risorse utili

Il rischio caduta dall’alto determina  spesso conseguenze gravi per il  lavoratore, e in molti casi, come spesso accade, coincide con la morte dello stesso.

Caduta dall’alto e valutazione del  rischio

Occorre, in seguito a quanto espresso sopra, porre particolare attenzione nella valutazione di tale rischio, attraverso strumenti utili come il PSC o il POS in quanto non è un rischio rilevabile con schemi predefiniti. 

Va affrontato analizzando il contesto operativo, le interferenze, le condizioni ambientali, le attrezzature, le modalità operative e le conoscenze dei lavoratori stessi ecc..

Alla conclusione delle valutazioni vanno aggiunte anche l’elaborazione di procedure operative e di attività di controllo costante da parte di un supervisore esperto. Al fine di scongiurare operazioni abitudinarie o la sottovalutazione del rischio. 

L’INAIL e l’importanza dei quaderni tecnici

L’INAIL fornisce le linee guida settoriali atte a supportare l’imprenditore nell’analisi dei vari aspetti inerenti al rischio specifico.

Assiste l’imprenditore oltremodo nella rilevazione di parapetti, piani di camminamenti sicuri, uso e installazione di sistemi anti caduta, nell’uso di piattaforme di elevazione, o in casi eccezionali di scale portatili.

Segnaliamo due Quaderni Tecnici pubblicati da Inail riguardo il rischio caduta dall’alto:

Entrambe le pubblicazioni riguardano il rischio di caduta nell’esercizio di lavori ad alta quota e indicano l’utilità delle due tipologie di dispositivi di protezione sopra indicati: i parapetti provvisori e i ponteggi fissi.

Sistemi di prevenzione delle cadute

I sistemi di protezione individuale per le cadute vengono frequentemente impiegati nei cantieri temporanei o mobili durante l’esecuzione di attività in quota.

Anche per l’impiego delle attrezzature speciali, l’INAIL offre per una corretta valutazione del rischio e del loro impiego ha pubblicato delle guide tecniche operative:

Rischio cadute: linee guida sul DVR 

Nell’analisi del rischio caduta dall’alto si può fare ricorso anche alla pubblicazione da parte del Dipartimento di Prevenzione SPISAL (Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) dell’ULSS 5 (Azienda Unità Locale Socio Sanitaria) Ovest Vicentino che ha pubblicato le linee indirizzo finalizzate all’integrazione del Documento Valutazione Rischi.

Scopo di queste linee di indirizzo è quello di fornire indicazioni utili ai datori di lavoro perseguire una corretta valutazione dei rischi connessi a lavori sulle coperture, soprattutto per integrare i DVR già redatti.

Le indicazioni operative per effettuare una corretta valutazione dei rischi sono le seguenti:

  1. Descrizione delle caratteristiche della copertura: altezza da terra, tipo di copertura, carati del manto di strutture portanti, etc. cui va allegata una planimetria dello stabile;
  2. Individuazione dei motivi per cui è necessario accedere e operare sulla copertura: ispezioni manutenzioni sulla copertura o interventi su impianti che poggiano sulla copertura;
  3. Individuazione delle misure di protezione adottate contro il pericolo di caduta dall’alto: modalità di accesso, tipo di protezione per la caduta dal profilo del fabbricato, etc.;
  4. Aspetti organizzativi: nominativi delle persone addestrate e autorizzate all’accesso, regole di sicurezza, luogo di conservazione dei DPI.

Dati Inail: infortuni e morti da caduta

L’INAIL ha pubblicato i dati da caduta attraverso il Sistema di Sorveglianza degli Infortuni Mortali di Informo. 

Tali dati evidenziano come le cadute dall’alto rimangano ancora uno dei rischi lavorativi principali del lavoro in alta quota, infatti circa il 17.3% degli infortuni lavorativi dipende da questo rischio ed è frutto di mancata prevenzione.

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